martedì 12 novembre 2013

L'ansia.

Da domani comincio ad andare a scuola. La segretaria mi ha già fatto passare tutta la voglia. Mi avrà vista 3 volte in tutto e già mi odia. Giuro, non le ho fatto niente. Forse mi odia semplicemente perché mi vede debole. Ma non sa che caratteraccio si nasconda dietro tutta questa debolezza quando mi incazzo. Ho paura di risponderle male, o addirittura alzarle le mani, ho paura di perdere il controllo, non sopporto queste cose (lei tra l'altro è pure professoressa di matematica oltre ad essere segretaria)! Gli orari sono decenti, nel senso, poche ore, che mi sembreranno un'eternità però. Stare a contatto con gli altri è una vera e propria tragedia per me. Sento un senso di vomito che mi manda nel panico più assoluto. Nessuno riesce ad ispirarmi fiducia. E penso sia dovuto a questo il mio senso di malessere, il mio nodo in gola. Ho paura di esternare le mie emozioni, di far vedere come sono fatta. Io spero seriamente di farcela a superare l'anno. Sento che questo potrà darmi una spinta in più e togliermi un po' di questa insicurezza nella quale sono imprigionata. In passato ci sono stati compagni che mi hanno odiata semplicemente perché andavo bene a scuola, e non potete immaginare di quali crudeltà siano stati capaci nei miei confronti. Durante le prove dicevano ai professori di chiedermi cose che non avevamo neppure fatto, aggiungendo con una cattiveria inimmaginabile "Tanto lei è brava, NO?". Ma che schifo di gente esiste a questo mondo? Perché le anime come le nostre devono trovarsi a combattere con esseri tanto banali e cattivi? Perché loro riescono ad affrontare la vita senza troppi pensieri e noi, invece, siamo condannate a tutto questo? Qui fa la sua parte la superficialità. E noi, purtroppo, non siamo superficiali. Andrà male, andrà malissimo, me lo sento. Io mi sentirò ferita e comincerò a dare di matto, a litigare, a perdere il controllo. A quel punto, ve lo assicuro, le persone se la fanno sotto, com'è sempre successo, perché non avrebbero mai immaginato che sarei stata capace di tanta rabbia e violenza. Sono troppo aggressiva e me ne rendo conto. E quando è capitato che abbia litigato con persone finendo per alzare le mani, sono rimasti tutti sconvolti. È per questo che mi isolo, perché io della loro malvagità mi sono rotta i coglioni al punto da volerli uccidere. Una volta ho fatto a botte con una ragazza e le ho strappato metà dei capelli che aveva in testa. Quando me li sono ritrovati in mano ho provato un senso di disperazione. Non mi capacitavo di essere stata io a fare tutto quello. Si sono messi addirittura in mezzo degli uomini e tutto l'odio che avevo dentro, non so come, mi ha permesso di fare male anche a loro. Uno enorme è venuto a tenermi da dietro, mi stringeva fortissimo e mi teneva ferma. Non sembravo più io. Non so quali movimenti mi abbiano permesso di liberarmi e massacrare pure lui. L'ho preso a calci nei testicoli e si è subito allontanato. Un'altro, che ha sempre provato a tenermi, l'ho buttato a terra. La cosa, detta così, fa un po' ridere. Ma io ho paura di me stessa in questi momenti. Non è affatto una bella cosa. La gente ha cominciato a starmi dietro per questo motivo. Una cosa patetica. Come potete starmi dietro perché sono violenta? Non sapevano niente di come fossi dentro. Ed io ho smesso di frequentare il mondo proprio per questa ragione, perché ero esausta di essere apprezzata per come mostravo di essere, per come volevano "loro" che fossi, non io.
Vorrei tanto avere il controllo di me stessa in queste situazioni. Ma non ci riesco, non ci riesco. :(

Nessun commento:

Posta un commento