giovedì 27 marzo 2014

Monologo.

Il cibo non ti dà niente, solo disperazione e pazzia, reazioni prive di razionalità; il cibo non ti dà neppure energie, anche dopo aver mangiato tanto continui a portarti dietro questa perenne stanchezza. Non ha più un senso. E poi tu lo odi, il cibo, perché non sai gestirtelo, non sai arrivare ad un accordo con lui e con te stessa. Smettila, smettila di farti condizionare qualsiasi cosa tu faccia, smettila di dargli potere. Non aprire più quella bocca!

venerdì 7 marzo 2014



                                                    PERCHE'?

martedì 4 marzo 2014

Salve ragazze, stavo per scrivere il post ed ha chiamato la mia vicina. Tempismo perfetto. Mi chiamano nei momenti più critici per parlarmi di puttanate, in questo caso di cibo, mi ha chiesto di scriverle una ricetta. Più odio il cibo, più l'argomento mi si presenta davanti. Tanto per cambiare, il periodo non è dei migliori. Mi sento sprofondare nel nulla di giorno in giorno, non so che strada scegliere, ed anche se lo sapessi, non credo avrei la forza per fare passi avanti ora come ora. Con Antonio è tornato tutto come prima. Be' almeno ho vinto la scommessa con me stessa. Durante quei brevissimi periodi in cui lui cambia in meglio, io non riesco neppure a godermi il momento, perché continuo a bombardarmi con le stesse domande: quanto durerà? quando finirà? "Oh, molto presto" mi dico. E infatti la profezia si avvera sempre. L'altro giorno abbiamo litigato pesante, ora per lui pare tutto chiarito, mentre io sento ancora tanto rancore per ciò che è successo. Dopo avermi riaccompagnata a casa sembrava convintissimo di volermi lasciare, ci saremo lasciati miliardi di volte, ma sarà successo due volte in due anni che l'abbia visto convinto in questo modo. Sono stata e sto malissimo per questo episodio, primo perché sono molto orgogliosa e mi sono abbassata a dover dire che cambierò (IO? IO DEVO CAMBIARE? E TU?), secondo perché facendomi sottomettere, lui crede di aver ragione e di comportarsi perfettamente, infatti adesso si sente Dio sceso in terra. Lui di cose gravi me ne ha fatte tantissime, non vi racconto cosa è successo un mese fa, perché le pochissime persone a cui l'ho detto mi hanno quasi minacciata per farmelo lasciare, dicendomi che non è umano stare con una persona simile. Eppure, la demente che sono, non si è mai sognata, mai, mai, neppure dopo il torto più grave ricevuto, di dirgli addio definitivamente; anche quando ero io a mollare, a dire basta, speravo lui tornasse al più presto perché sapevo avrei ceduto. Ma per lui non è stato così, mi dico "Cazzo, sarebbe stato disposto a lasciarmi andare per sempre..." e questo pensiero mi distrugge, manda a puttane il mio cervello, non mi strappa un sorriso in nessuna circostanza, la testa mi sbatte sempre lì, mi costringe a farmi due calcoli, a valutare l'ipotesi che l'amore che proviamo non sia lo stesso, che l'esserci incontrati possa essere un caso (cosa mai pensata, anzi, vi ho raccontato come ci siamo conosciuti e non riesco a credere sia successo così, per le circostanze e basta, nonostante non creda nel destino). Con il cibo va malissimo, anche se sono riuscita a fare dei giorni di semidigiuno e quelli successivi ho mangiato solo frutta e verdura... ieri ho avuto un piccolo episodio di abbuffata al mattino e poi mi sono tenuta leggera tutto il giorno ed ho fatto attività fisica, ma il mio corpo non regge più questi maledetti zuccheri e ingrassa al primo sgarro. Mi sento persa, mi sento indietro rispetto a tutti, ovunque mi volti vedo gente magra, apro la tv e vedo gente magra, apro il web e vedo gente magra, ma poi guardo lo specchio... e vedo una ragazza triste e grassa, che promette a se stessa non la certezza, ma un tentativo di raggiungere la felicità, una felicità che non consiste in ricchezza o nell'avere un pezzo di luna, ma in delle maledette ossa sporgenti, tutto qui. È solo colpa mia se non ci sono mai riuscita, colpa del mio continuo bisogno di dolcezza. Non me la danno gli altri? Ok e a cosa dovrebbe servire mangiare? A farmi sentire amata? Inutile dire (lo sapete meglio di me) che è solo un circolo vizioso. Se per smettere di abbuffarmi dovessi aspettare di stare bene psicologicamente, arriverei a 90 anni e morirei senza esserci riuscita. Sento in me un desiderio quasi demoniaco di arrivare alla bellezza, all'essere magra, e la cosa mi preoccupa, dovrei godermi la vita, non stare rinchiusa in una gabbia solo perché ho dei kg in più, dovrei avere degli amici, uscire anche se non sono miss italia... ma non posso, non posso perché anch'io, come voi, sono vittima del sistema e di me stessa. Amen.