martedì 8 aprile 2014

Sento che è la fine di tutto. Il corpo va per conto suo e la mia anima non lo segue, non vuole accettarlo. Non possono essere due cose unite. Sono arrivata ad un limite che non so dove mi porterà. Ho ripreso a tagliarmi e non lo facevo da tempo. Ho ripreso ad avere una voglia bestiale di farmi fuori. L'anoressia mi ha mangiato la vita. Ma l'anoressia è un male che hanno creato gli altri, quegli altri a cui sarebbe bastato solo darmi un po' di amore in più... 

13 commenti:

  1. Non dare la colpa agli altri.. E sopratutto non dar loro tutta questa importanza. Vivi per te stessa, non morire per gli altri.

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    1. Come posso vivere per me stessa se per me stessa non sono niente?! È stato per gli altri, giusto o sbagliato che sia stato dargli questo potere, che ho smesso di contare qualcosa per me. È una cosa molto semplice, come un 2+2, solo chi si ama può vivere per se stesso. Ed io non mi amo. Mi sono buttata sul vivere per gli altri, fosse stato almeno un aggrapparsi a chiunque avrei avuto più possibilità di star bene, e invece no, provo amore per pochissime persone, le conto sul palmo di una mano; e puntualmente, proprio queste persone, mi fanno del male. Quindi converrai anche tu che non trovo più un senso. Che regalo il mio amore a chi non lo vuole e non c'è nulla di più distruttivo. E che mi fa venir voglia di morire davvero perché, te lo ripeto, io per me non sono niente ed avrei almeno voluto essere qualcosa per loro, così come loro lo sono per me.

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    2. Il problema è che se non si sta bene con se stessi non si può star bene con gli altri. Se non ti stimi, se non ti ami, se non pensi di meritare cose buone, non le avrai mai, le rifiuterai inconsciamente o non saprai riconoscerle.

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    3. ahahahahah non sono così pazza, le cose buone non le riconosco perché NON CI SONO da parte di nessuno. Io sono sola, sola, sola! Le persone che dicono di volermi bene, ovvero i miei genitori ed il mio ragazzo, in realtà mi distruggono interiormente trattandomi come se fossi di legno, senza anima, senza sentimenti. Non ho un minimo di attenzioni da parte loro, tutto ciò che fanno per me è fatto controvoglia, borbottando, col musone.. come se io chiedessi la luna o chissà che. Ho dato tutto il mio tempo e le mie energie per loro, ho cercato di giustificare tutti i loro errori ed ho anche accettato che chiamassero pazza me, quando sono stati loro a ridurmi così imbottendomi, nel vero senso della parola, di odio e dispiaceri. Voi leggete una me pessimista e che vuole continuamente morire, ma non avete idea di quante ne abbia passate. Dagli abusi a molto altro. E loro che sanno tutto questo, anziché darmi amore continuano a farmelo mancare. Chi cazzo devo incolpare per essere così? Me stessa? Devo incolparmi anche di questo?! Sulle mie spalle porto miliardi di colpe che non dovrebbero neppure essere mie... credo siano sufficienti.

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    4. La cosa che più mi dispiace è che mia sorella di 15 anni sta crescendo esattamente come me. Questa è la prova che assorbendo determinate cose dalla propria famiglia, non si possa certo diventare degli hippie felici. Il problema sta alla radice.

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    5. Il punto è che piangerti addosso non ti servirà e non è materialmente possibile che lo stato in cui sei sia tutta colpa degli altri. Non ti aiuta a guarire, tu non vuoi guarire ma solo dimagrire e questo ti ammazza, dovresti ricercare la guarigione. ha ragione Softy...da quello che racconti un ragazzo mentalmente instabile come il tuo non può certo darti l'amore che desideri. Ma tu non fai niente per cambiare le cose, ci continui a stare.
      Allora se fai sempre le stesse cose come pensi che possano cambiare i risultati?

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  2. Come mi colpisce l'ultima frase del post... Racchiude in sintesi quello che provavo io quando soffrivo di an messia nervosa da bambina, quanto cercavo amore e quanto non lo trovavo neanche tra i miei, anzi solo disgusto vedevo nei loro occhi..
    Quando sono cresciuta mi sono ripromessa che niente e nessuno mi avrebbe fatto tornare in quel baratro..ma non e' semplice..
    Non so neanche che consiglio darti purtroppo, anche xkè sei una ragazza bella, intelligente, colta, sei pure brava a scrivere e esprimere i sentimenti che provi (cosa che io non so fare e ho sempre invidiato.).. Non meriti questa malattia!

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  4. Concordo pienamente con Laura C.
    Scusami se il commento è così povero, ma non riesco a darti molti consigli. Neanche io mi voglio bene, anche io recrimino a chi mi è intorno tutto ciò che ora sto vivendo e che mi sta facendo morire.
    Ma io, sto cercando di trovare qualcosa per cui valga la pena affrontare tutto e uscirne. Cercalo anche tu, ma non cercarlo negli altri.
    Trova uno scopo, un fine nella tua vita. Puoi fare quel che vuoi, se lo vuoi.

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  5. Grazie a tutte per i commenti. Come ho già detto non è facile, cerchi di proseguire per la tua strada senza lasciarti condizionare dagli altri, forse per un po' ce la fai, ma poi che succede? I tuoi occhi non possono chiudersi davanti all'assenza totale dei tuoi genitori: tua madre torna a casa la sera senza neppure salutarti, ti vede tagliarti e non chiama nessuno, non ti porta da uno psicologo, non pulisce mai e devi fare tutto tu, il tempo libero lo passa con le amiche e non con la propria famiglia, hai il peso di una casa e di 3 persone più te stessa sulle spalle, devi pulire, cucinare, devi cercare pure di sopportare il menefreghismo di genitori che non sono stati costretti a metterti al mondo, ma l'hanno fatto da sé, e non ci trovi un senso contando che poi se ne sbattono. Io potrò avere tutti i problemi psicologici di questo mondo, ma una visione distorta della realtà no. La gente è priva di comprensione, è priva di amore, ti tratta male ma pretende di essere trattata bene da te e che tu tenga la bocca chiusa davanti alle ingiustizie ricevute. Per quanto riguarda il mio ragazzo, sì potrei mollarlo, ma a parole è semplice, quando arriva il momento di farlo invece tutto cambia. Mi sono aggrappata ad una persona che non è capace di darmi un minimo di attenzioni. Per favore non credete abbia una visione distorta della realtà perché è l'ultima cosa di cui mi si possa incolpare. E comunque sia è difficile rialzarsi da soli, senza un minimo aiuto da quelle persone che dovrebbero starti accanto. Su questo non credo si possa obiettare. Non dico sia impossibile, dico solo che è molto complicato e non tutti ce la fanno.

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    2. Personalmente non ho mai pensato che tu abbia una visione distorta della realtà. Quello che penso è che devi farcela lo stesso, ora sarò molto terra terra e anche grezza.Se tua madre non fa un cazzo non spetta a TE sostituirla, non fare più di quanto non sia giusto che tu faccia e per il resto so scanneranno tra loro.Tu sopperisci alla mancanza di tua madre e così le permetti di fare il cavolo che vuole senza subirsi le conseguenze.Capisco quanto sia difficile, ma devi faro. Tua madre ha dei grossi problemi perchè se vede la figlia tagliarsi e non ha reazioni vuol dire veramente che dovrebbe andare al manicomio ma tu sei maggiorenne, è ora di smettere di cercare attenzioni e di dartele da sola.Fai tu qualcosa per te stessa, non devi dimostrare agli altri il tuo malessere, devi agire punto. So benissimo quanto sia difficile Dover lasciare l'unica persona che sta con te, sulla quale hai riposto speranze ecc...è l'unica persona che hai no? Lo so, forse ora non sei pronta ma per lo meno non farti intralciare la strada da lui.
      Mi dispiace per tua sorella, non farle fare la tua stessa fine....fatevi forza l'un l'altra...non hai un posto dove andare? Dovresti evadere da questo ambiente tossico e che ti intossica.

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  6. Ti ho risposto sul mio blog e spero verrai a leggere.

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